Sabato 3 settembre ore 19.00
Palco sul greto del fiume Tagliamento, ponte di Pioverno
Ingresso a pagamento – si consiglia la prenotazione
Elaborazione drammaturgica
Regia e interpretazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso
Musiche originali eseguite dal vivo al violino e alle tastiere Dimitri Sillato
cura e drammaturgia del suono Raffaele Bassetti
Luci Max Mugnai
Assistente all’allestimento Nicoletta Fabbri
Produzione Le Belle Bandiere
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi
da questo progetto è nato lo spettacolo
“Antigone – una strategia del rito”
Produzione Centro Teatrale Bresciano / collaborazione artistica Le Belle Bandiere
Lo spettacolo è firmato da due dei più importanti attori del teatro italiano, Elena Bucci e Marco Sgrosso de Le Belle Bandiere, che interpreteranno tutti i personaggi del testo sofocleo.
Le loro parole ritrovano l’antica profondità ritmica grazie al contributo sonoro di Raffaele Bassetti e alle musiche originali di Dimitri Sillato, storici collaboratori della compagnia di Russi.
“Grande tragedia di contrasti, l’Antigone di Sofocle – affermano Elena Bucci e Marco Sgrosso – ci ha colpito per la straordinaria chiarezza con la quale affronta un tema antichissimo ma di sconcertante attualità, messa in risalto dalla potenza di una lingua lontana e tuttavia capace di attraversare i secoli, le mode.
Entriamo nel mondo della tragedia greca guidati dal fascino del suo mistero, delle rovine dei templi e delle città, delle domande che suscita, che, pur in altri scenari, sono le stesse che agitano il presente: perché i fratelli lottano per il potere? Cosa significa diventare re, come lo diventa Creonte, senza averne le qualità? È legittimo che, per difendere lo stato e le sue leggi, limiti il sentimento di pietas di Antigone verso il fratello, che forse è il sentimento di tutto il popolo? Quanto rischia di avvicinarsi alla tirannia? La determinazione di Antigone nel rischiare la vita per dare sepoltura al fratello è follia? L’amore per la vita di Ismene è viltà? Ha ragione Creonte che si affida agli editti e condanna a morte Antigone o il figlio Emone, che lo induce ad ascoltare la voce del popolo e quella della comprensione delle ragioni degli altri? Partiamo dal testo di Sofocle, con inserti delle più recenti riscritture della tragedia che testimoniano della forza di un mito che ha continuato a ispirare pensatori e artisti.
Registrazioni, musica elettronica e suono ai sensori si miscelano alle parole e sorreggono, provocano, contrastano le azioni, aiutando il salto verso una commistione contemporanea dei diversi codici linguistici della musica, del teatro e della danza.
La lingua accoglie le suggestioni dei dialetti romagnoli e napoletani. Antigone è stata un vessillo di molti cambiamenti, lotte, nuove visioni, ribellioni ad un potere rigido e oppressivo.
Ci pare che, in questo presente, questa storia sempre viva possa alludere anche alla necessità di interrogarsi su cosa siano le buone leggi, su quanto debbano abbracciare la complessità delle relazioni umane, su quanto sia importante fare tesoro delle tradizioni senza che diventino però una prigione, su come uno slancio coraggioso fino alla morte possa cancellare contrasti e inimicizie fino a portare un intero popolo ad una nuova e più ampia comprensione. Ritroviamo in Antigone un pensiero caro e desueto: nessuno può togliere la libertà di rinunciare a tutto, anche alla vita, per difendere un credo, un’idea, un’utopia.
Il teatro garantisce la sopravvivenza di un rito collettivo attraverso il quale la comunità si ritrova a sentire e a pensare insieme, ad interrogarsi attraverso sollecitazioni non soltanto intellettuali o filosofiche, ma anche fisiche ed emotive: diventa così entusiasmante ritrovare queste parole come accadeva un tempo, in un luogo della natura, alla luce del tramonto, nel mutevole trascolorare dal giorno alla notte”.
In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà nella Loggia del Palazzo Comunale (Piazza Municipio)
Info e prenotazione
Tel. 04321740499 – 3453146797
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www.tiereteatrofestival.com