Venzone città d’arte, di storia e di cultura, è il teatro migliore per accogliere le più diverse rappresentazioni dell’arte di oggi, una culla ideale per tutte le forme e le espressioni dell’arte regionale, nazionale ed internazionale.
Il borgo fortificato medioevale, salvato dalla corruzione dei secoli e dalla rovinosa forza della natura, dal 1984 ospita le migliori realtà artistiche della nostra Regione, lasciando spazio alla pittura, alla grafica, alla scultura, alla fotografia. Attrice privilegiata è quindi da sempre l’arte nelle sue varie forme ed interpretazioni: il moderno che sposa l’antico in una unione che esalta entrambi.
Anche il 2021 è un anno importante per l’arte a Venzone, che, dopo la sosta forzata del 2020, ospita nuovamente nell’ambito del progetto “Venzone Arte” le opere dei pittori dell’Associazione “L’Artistica” di Maniago e di altri artisti friulani.
Il tema dell’esposizione sono le figure leggendarie del Friuli Venezia Giulia che tanto hanno inciso sia nell’immaginario popolare che in quello della narrazione più dotta: le Aganis, i Krampus, gli Sbilfs, il Basilisch e altri ancora.
Parlare di Archetipi, miti e delle figure leggendarie in poche righe sarebbe a dir poco riduttivo perché entriamo in un tema complesso, immenso, molto importante ed affascinante al quale, fin dall’antichità, molti studiosi si sono interessati, interi libri sono stati scritti, fantastiche fiabe di origine popolare, dove grande importanza hanno il meraviglioso e il magico, tramandate oralmente nei millenni sono arrivate fino a noi ed ora anche sui social si trovano contenuti testuali, immagini, audio e video dedicati a questo mondo magico, con le più belle informazioni e spiegazioni soprattutto psicologiche nonché filosofiche e storiche, e l’ARTE, seconda a nessuno, ha manifestato questo mondo fantastico con le sue straordinarie opere in maniera incredibile, esaustiva, intrisa e sconfinata, trasformando l’immaginato in qualcosa di favolosamente visibile permettendone così la condivisione collettiva.
La mostra Cence Pȏre inerente alle figure leggendarie del Friuli Venezia Giulia, nasce dalla proposta di collaborazione ricevuta dall’Associazione Culturale Corale Polifonica di Montereale Valcellina APS di far parte del loro progetto Sulle Ali della Musica-Il Flauto Magico, il mondo fatato dei suoni e del canto fra archetipi e miti. Hanno infatti desiderato coinvolgere L’Artistica di Maniago, per aggiungere quella particolare espressione artistico-figurativa del tema da loro trattato il cui programma si sviluppa principalmente in campo teatrale-musicale.
Cence Pȏre, cioè Senza Paura, perché proprio questa emozione che tutti noi esseri umani abbiamo la facoltà di sperimentare, generata alle volte dalla fantasia, essa stessa assume un ruolo determinante nel creare immagini che appunto la raccolgono e la esprimono, così nascono quelle figure fantastiche che possono rappresentare ad esempio dei mostri cattivi che dovranno poi essere interiormente combattuti e combattendoli si diventa degli eroi, oppure delle fate buone in cui si potrà sempre sperare e confidare nel loro grande aiuto.
Le opere esposte, inerenti ad archetipi e miti, sono state realizzate da artisti, non prettamente illustratori, che hanno attinto dalla loro fantasia per creare quelle immagini più aderenti a quel loro mondo fantastico personale ma anche a quel mondo immaginario che sappiamo essere sicuramente collettivo, di quel mondo magico che non si vede ma esiste nella nostra mente, ed esponendo quanto realizzato alla nostra visione non solo abbiamo la possibilità di meravigliarci di ciò che non abbiamo mai visto prima ma ci viene fatto anche un dono prezioso quello di continuare a fantasticare.
Nel 2021, dopo 50 anni, Venzone ospiterà il 98° Congresso della Società Filologica Friulana e l’esposizione rientra perfettamente quindi nel programma degli eventi collaterali.