Ore 17:00
Fiabe popolari narrate e cantate
La strega dell’acqua
e il bambino di ciccia
Ore 18:00 – Spettacolo itinerante
Noi siamo il Tricheco…
Ore 19:00 – Piazza Municipio
Incursione danzata
Bach to dance
Areadanza_urban dance festival nasce dalla volontà della Compagnia di danza contemporanea Arearea di portare la danza di ricerca negli spazi del quotidiano.
Areadanza 2020 resiste alle intemperie di Covid-19 e, sotto la direzione artistica di Marta Bevilacqua e Roberto Cocconi, e l’aiuto di Paolo Ermano in qualità di project manager, approda alla sua decima edizione.
L’anima del festival risiede, da sempre, nell’innovare le modalità di fruizione della danza inserendo il gesto e la tensione artistica nelle radici delle città contemporanee e, per questa eccezionale edizione, nel riabitare gli spazi della città, con arte e danza, dopo i controversi mesi di lockdown.
La danza site specific è una cifra stilistica per la compagnia udinese che, da molti anni, cala e integra nel paesaggio urbano un gesto di libertà e trasgressione facilitando lo spettatore ad un approccio emotivo ed intimo tra le architetture di spazi e corpi.
Dopo mesi di assenza di attività artistiche è quantomai urgente, per il numeroso gruppo degli Arearea, ritornare a danzare e farlo in gruppo!
Tra tutti i linguaggi dell’arte dal vivo la danza, sia quella sociale che quella su palcoscenico, rischia di essere minata nelle sue radici profonde: il contatto, la relazione, la fatica condivisa: AreaDanza 2020 è la nostra possibilità di ripartire!
Le date
UDINE 25 LUGLIO 2020 dalle 10.00
VENZONE 1 AGOSTO 2020 dalle 17.00
PALMANOVA 2 AGOSTO 2020 dalle 18.00
NOI SIAMO IL TRICHECO…
coreografia: Roberto Cocconi
assistente alla coreografia: Anna Savanelli
danzano: Mattia Cason, Irene Ferrara, Angelica Margherita, Gioia Martinelli,
Daniele Palmeri, Marco Pericoli, Andrea Rizzo, Carolina Alessandra Valentini
costumi: Sara Lamanda /La realizzaidee
organizzazione Ente regionale teatrale del FVG
produzione: Arearea
Noi siamo il Tricheco… è il primo capitolo per una trilogia sulla musica della contestazione, progetto che prevede la creazione di tre lavori coreutici per la Compagnia Arearea.
L’intenzione è quella di rivisitare il fenomeno del movimento giovanile che a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 ha prodotto cambiamenti radicali nel costume, dalla musica al cinema all’abbigliamento, nei rapporti sociali e interpersonali, in quelli tra padri e figli.
Noi siamo il Tricheco… indaga il fenomeno della psichedelia nella musica rock degli anni ’60 e di come questa abbia influenzato ed accompagnato le esistenze dei giovani dell’epoca. Il titolo trae ispirazione da I am the Walrus, brano scritto da Lennon in un viaggio acido, frutto di un collage di ispirazioni psichedeliche. Noi siamo il Tricheco…
Noi siamo il Tricheco, noi siamo i Pinguini Elementari che cantano Hare Krishna. Quando il Carpentiere si specchia nell’acqua, e vede se stesso ostrica, Alice da consigli surreali al cattivo soggetto seduta nel giardino inglese aspettando che il sole sorga. In realtà lei è un ragazzo e lo si intuisce da come si cala le mutandine (però la BBC dice no). All’orizzonte
si intravede un oggetto volante rosa non identificato ed è solo l’inizio di un viaggio al tredicesimo piano. Segui il bianconiglio, non farti domande, lascia fluire l’unità delle cose, la danza dell’infinito: ciascuno di noi è l’onda, ma anche l’oceano. Io sono lui come tu sei lui come tu sei me e noi siamo tutti insieme. E i nostri figli vagheranno nudi attraverso le città dell’universo.
BACH TO DANCE
coreografia: Marta Bevilacqua, Valentina Saggin, Anna Savanelli
danzano: Luisa Amprimo, Marta Bevilacqua, Ester Bonato, Mattia Cason,
Roberto Cocconi, Irene Ferrara, Anna Giustina, Angelica Margherita, Gioia
Martinelli, Daniele Palmeri, Marco Pericoli, Andrea Rizzo, Valentina Saggin,
Anna Savanelli, Nicol Soravito, Carolina Alessandra Valentini, Luca Zampar
e con le allieve del corso di Alta formazione Cecilia Francesca Croce, Martina Serra, Lucrezia Molinari, Valeria Parlati, Selina Benedetti, Chiara Alice Bolzicco, Giulia La Montagna, Alessandra Cozzi, Margherita Costantini, Veronica Dariol
produzione: Arearea
Sulle note di Bach riscritte da Peter Gregson, Arearea invita professionisti e aspiranti professionisti danzatori ad eseguire una danza d’insieme.
Debitamente distanziati per le disposizioni relative al COVID-19, gli artisti occuperanno le piazze per riportare la potenza della danza nel cuore delle città, provando a fare di un limite una risorsa coreografica.
LA STREGA DELL’ACQUA E IL BAMBINO DI CICCIA!
Le storie della nonna sulle agane del Friuli
Spettacolo di fiabe popolari narrate e cantate
di e con: Fabio Scaramucci
produzione: Ortoteatro
In questo spettacolo, che prosegue il percorso sull’arte del contastorie intrapreso da Fabio Scaramucci con successo sempre crescente, si racconta la storia della bella Caterina e del perché le Agane sono entrate nei corsi
d’acqua; la storia del giovane Tarcisio che si innamora di una donna un po’ speciale; del piccolo Martino che si imbatte in una strega/agana che trasforma i bambini in coniglietti. E poi ci sono gli Orcul, il Mazzarot, e tutte le atmosfere antiche di quando l’ascoltare una storia era magia, paura e gran divertimento. Come allora, quando nelle stalle si riunivano
le famiglie per ascoltare i vecchi narratori, il contastorie di oggi saprà coinvolgere il pubblico di tutte le età.